Santa Lucia

Da DPCServizi | Ven, 05/05/2023 - 09:31
È una delle chiese più antiche della città (1032), e a quest’epoca rimandano le strutture murarie in conci di selce nell’abside e le due finestre a feritoia della parete destra della navata. Parzialmente riedificata durante la metà dell’ottocento, la chiesa presenta una facciata con timpano triangolare, e quattro lesene che inquadrano un semplice portale architravato e il soprastante oculo ovale. A sinistra della facciata il campanile, recentemente ricostruito a seguito di crollo (iscrizione commemorativa). L’interno, a navata unica, si presenta con, a destra, altari dedicati a S. Rita (dipinto di Aurelio Mariani, 1900) e ai SS. Vincenzo de Paoli e Vincenzo Ferreri (pala d’altare del XVIII secolo). L’altare maggiore presentava, alla fine del Cinquecento, un quadro che rimandava alla scuola del Francia, raffigurante la Madonna col Bambino, S. Giovanni Battista e 5. Lucia, oggi al Diocesano. Nell’abside è un interessante esempio di affresco dei primi del Seicento, Trinità con Madonna, S. Lucia e Sante martiri (Agata, Agnese, Apollonia). L’opera, aggiornata sulle tematiche in voga nella pittura romana della Controriforma, che incitavano a raccontare storie di martiri paleocristiani, è stata compiuta nello stile arcaizzante dei mosaici dei primi secoli del Cristianesimo, con composizione a fasce parallele e dominante cromia aurea.

Palazzo Comunale

Da DPCServizi | Ven, 05/05/2023 - 09:28
Il maestoso palazzo comunale, segno forte dell’autonomia politica della città, in cui il Vignola adattò lo schema costruttivo usato a Caprarola per i Farnese, fu continuato alla sua morte (1573) da Giacomo della Porta, e completato solo nel 1720.Si presenta con una facciata su tre livelli, conclusa da ricco cornicione aggettante: il portico a piano terra, il piano nobile con teoria di finestre architravate, il piano secondo con finestre quadrate. All’interno, il piano nobile ospita la “Sala del Consiglio”, in cui è ancora visibile Augusto e la profezia della Sibilla, brano superstite del ciclo d’affreschi raffiguranti episodi della vita di Ottaviano Augusto attribuiti erroneamente a Federico e Taddeo Zuccari (attivi seconda metà XVI secolo).Seguono le sale di rappresentanza: la “Sala delle Lapidi”, in cui sono numerose iscrizioni relative alla storia della città, e la “Sala Tersicore”, un tempo destinata ai balli civici, oggi prestigioso spazio per conferenze.

Santuario della Madonna delle Grazie

Da DPCServizi | Ven, 05/05/2023 - 09:22
La Madonna delle Grazie è un’immagine sacra situata nella Basilica di San Clemente a Velletri. Si dice che l’immagine sia stata donata a Giovanni II, vescovo di Velletri, nel 732 o che provenga da Costantinopoli, ma non ci sono prove certe. La festa dedicata alla Madonna delle Grazie viene celebrata la prima domenica di maggio con una processione e un’altra festa è stata istituita in ricordo del terremoto del 1807. Molti Papi sono venuti a venerare la Madonna, tra cui Pio IX, che aveva una particolare devozione per lei. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’immagine è stata spostata da Velletri a Roma. Nel 1949, è stata proclamata patrona della diocesi di Velletri dal cardinale Clemente Micara.

Area Archeologica Urbana delle Santissime Stimmate

Da DPCServizi | Ven, 05/05/2023 - 09:18
L’area archeologica urbana delle SS. Stimmate è situata nel centro storico di Velletri, a poco meno di 1 km dai Musei civici. Occupa il colle su cui si stanziò il primo nucleo abitato della città, in una posizione che domina la valle verso i Colli Albani e la Pianura Pontina fino alla costa. Le scoperte documentano l’antichissima frequentazione del sito, con testimonianze dell’età del Ferro (IX-VIII sec. a.C.), con l’edificazione di un tempio nel VII-VI sec. a.C. e le sue trasformazioni successive, fino alla costruzione della Chiesa intitolata nel 1602 alla confraternita delle SS. Stimmate di San Francesco. I primi ritrovamenti risalgono al 1784, confluiti poi nella collezione del Cardinale Stefano Borgia, tra cui la celebre “tabula veliterna” e le note terrecotte policrome che decoravano il tetto del tempio. Dopo la parziale demolizione della Chiesa, l’area già vincolata divenne proprietà comunale nel 1992. Nel 2016 si è concluso il recupero del bene finanziato con un bando regionale

Museo di Geopaleontologia e Preistoria dei Colli Albani

Da DPCServizi | Gio, 05/04/2023 - 17:04
Articolato in cinque sezioni (Geologia, Paleontologia, Antropologia, Preistoria e Protostoria), illustra la nascita e l’evoluzione del territorio. Vi sono esposti materiali, fossili, ceramiche protostoriche, ed oggetti legati alla vita quotidiana, affiancati dalle riproduzioni delle ambientazioni, pannelli illustrativi, filmati, e scenografie.

Museo Archeologico Oreste Nardini

Da DPCServizi | Gio, 05/04/2023 - 16:59
Mostra circa quattrocento reperti che vanno dalla Protostoria al Medioevo, tra i quali, bronzi, epigrafi, sarcofagi, sculture e materiali ceramici, come il Sarcofago delle Fatiche di Ercole del II secolo d.C., noto anche come il Sarcofago di Velletri, la Lastra dell’Orante, una lastra sepolcrale cristiana di IV secolo d.C. con scene dal Vecchio e Nuovo Testamento, e le cosiddette Terrecotte Volsche, lastre fittili di rivestimento rinvenute nel 1910 nell’area delle S.S. Stimmate.

Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo o Santa Maria del Trivio

Da DPCServizi | Gio, 05/04/2023 - 16:36
La Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo è stata naturalmente edificata anteriormente alla Torre campanaria, ma non ne si conosce la data certa. Si sa però che nel 1622, a causa delle sue pessime condizioni, ne è stata avviata la ricostruzione dall’architetto Carlo Maderno. I lavori sono stati poi portati a termine nel 1759 ad opera di Carlo Murena. L’edificio presenta una pianta a croce latina ed è sormontato da una cupola. All’interno, presso l’altare maggiore, conserva l’Assunzione di Maria Vergine eseguito dal senese Giovanni Sorbi nella prima metà del sec. XVIII; nella cappella di S. Antonio, la prima a sinistra, vi è una tela di Sebastiano Conca rappresentante la Madonna e i Santi.

Torre del Trivio

Da DPCServizi | Gio, 05/04/2023 - 16:28
La Torre è alta circa 50 metri ed è decorata da doppie bifore su tre piani e da una serie di monofore nella parte alta. E’ stata realizzata nel 1353 dai Magistri Comacini, veri maestri dell’arte muraria. In origine era accorpata alla chiesa di cui costituiva il campanile, ma quando nel 1622 quest’ultima è stata restaurata, la Torre ne è stata distaccata. Gravemente danneggiata dai bombardamenti dell’ultima guerra, è stata poi prontamente ricostruita.

Cattedrale di San Clemente

Da DPCServizi | Gio, 05/04/2023 - 16:14
La Cattedrale rappresenta il principale luogo di culto sia della città che della Diocesi Suburbicaria di Velletri-Segni. La sua prima edificazione risale al IV secolo, sul luogo di un antico tempio romano consacrato a Marte. Nel XIII secolo, su tale chiesa ne è stata costruita una nuova, con cappella sotterranea dedicata a San Eleuterio. L’interno è articolato in tre navate, l’altare maggiore presenta un ciborio sormontato da un’edicola in stile cosmatesco. L’abside è decorata da affreschi trecenteschi da poco restaurati. Da notare è il cinquecentesco organo ligneo dorato con angeli e la trecentesca icona della Madonna delle Grazie.

Porta Napoletana

Da DPCServizi | Gio, 05/04/2023 - 16:00
Edificata nel 1511-1519 da manovalanze lombarde, sorge ancora oggi praticamente intatta lungo la Via Appia, rivolta verso meridione. L’imponente costruzione consta di un corpo centrale con due massicci torrioni laterali di forma semicircolare. La scritta incisa su uno degli stipiti (“si paga gabella”) indica la funzione di barriera doganale svolta in epoca rinascimentale dall’ingresso fortificato. Venne ristrutturata e rinforzata nel 1700 e restaurata nel 1991.