Villa San Vito

Da DPCServizi | Sab, 05/06/2023 - 11:11
In località Villa San Vito era in antichità un borgo medievale, per alcuni di fondazione più arcaica (romano-imperiale), sviluppato ai piedi del Monte Arcano dov'è tuttora visibile una cascata costruita su un'antica sorgente, che prese nel passato il nome di "Cascata Paradiso" per via della folta vegetazione che arricchiva lo scenario naturale. I resti di antiche abitazioni medievali sono ancora visibili grazie, sostanzialmente, al repentino abbandono dell'area in seguito alla violenta distruzione voluta dalla contessa Isabella Colonna, divenuta contessa di Fondi. La distruzione mediante incendio fu ordinato a causa di un contenzioso sorto tra la stessa contessa e il proprietario del feudo, il vescovo Giacomo Pellegrino, che aveva sul piccolo Monte di San Vito una residenza e una chiesa votata al Santo, di cui restano poche tracce archeologiche. Le case individuate, ancora per buona parte obliterate dal terreno, sono di tipo monocellulare e di forma quadrangolare o rettangolare, con all'interno banchette e rivestimenti in stucco bianco. Da San Vito si sviluppa un fitto bosco, l'unico esistente in Italia peninsulare con alberi da sughero (guercus suber), secondo solamente a quello sardo della Gallura. Il bosco si estende su una superficie di ca. 300 ha, presentando un tipico sottobosco mediterraneo, in cui è particolarmente prolifera l'erica, oltre ad una fauna piuttosto ricca di specie.

Giardini della Villa Barberini

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 16:44
Si sale ai Giardini di Castel Gandolfo entrando dal cancello di Villa Barberini: poi inizia il lungo percorso attraverso la grande proprietà pontificia di Castel Gandolfo. 55 ettari che si snodano in un contesto naturalistico di piante mediterranee, con boschi e prati, e una parte, quello storica, con i giardini all’italiana. Si continua attraverso il viale dei lecci fino a Villa Cybo, una delle tre presenti a Castel Gandolfo (con il Palazzo Apostolico e Palazzo Barberini), poi dal Giardino della Magnolia si percorre il viale delle Rose, il viale delle Erbe aromatiche e il viale dei Cipressi per arrivare finalmente al Giardino del Belvedere, con la splendida vista sul paesaggio laziale. Qui ci sono i resti di una delle più famose ville romane, l’Albanum Domitiani, la grandiosa residenza di campagna dell’imperatore Domiziano (81-96 d.C.).

Villa Doria-Pamphili

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 16:23
Villa Doria-Pamphili, o semplicemente villa Doria, è un parco pubblico, anticamente villa nobiliare suburbana, della cittadina di Albano Laziale, in provincia di Roma. Edificata dal Cardinale Fabrizio Paolucci nel XVIII sec., fu acquistata in seguito dalla famiglia Doria, che fece edificare la palazzina su via Appia e curò la sistemazione del vasto parco.

Villa di Età Romana ai Cavallacci

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 15:37
Sorta alla fine dell’età repubblicana, la villa visse il suo periodo di massimo splendore in età Tiberiana, continuando ad essere abitata sino al V sec. d.C. La zona scavata è articolata in numerose strutture murarie, pavimenti in mosaico e marmi policromi. Inoltre, fra i numerosi reperti archeologici recuperati negli scavi archeologici, spiccano vari tipi di terrecotte architettoniche con decorazione a stampo e una testa marmorea per la quale si è proposto di riconoscere Tiberio Gemello, oggi esposti nel Museo Civico Albano.

Villa Tolomeo Gallio - Parco di San Martino

Da DPCServizi | Lun, 04/03/2023 - 10:18
Situato a metà strada fra Priverno e Fossanova, sorge il Bosco del Castello di San Martino, istituito nel 2019 Monumento Naturale del Lazio. All’interno dell’omonimo Parco che si estende tutt’intorno per circa 25 ettari, si erge nel suo splendore, Villa Tolomeo Gallio, “il Castello”, sorta nel cinquecento come residenza cardinalizia di campagna e oggi inserita fra le Dimore Storiche del Lazio. La costruzione a pianta quadrata si completa con quattro torri angolari che le conferiscono un aspetto quasi di fortezza.

Villa di Mamurra

Da DPCServizi | Ven, 03/31/2023 - 16:22
Il complesso archeologico sorge sul promontorio del Monte di Gianola all’interno del Parco Regionale della “Riviera di Ulisse”. Prende il nome con cui è tradizionalmente conosciuto Lucio Mamurra, eques romano originario di Formia, che seguì Gaio Giulio Cesare in Gallia, rivestendo il ruolo di praefectus fabrum (prefetto degli ingegneri). Un uomo capace di accumulare ingenti ricchezze, come testimonia Cornelio Nepote, secondo il quale fu il primo romano a costruirsi una casa sul Celio interamente rivestita in marmo e con colonne marmoree.