Chiesa di San Pietro

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 16:28
Voluta da Papa Ormisda (514-523 d.C.) è stata ricavata da una grande sala delle terme romane edificate dall’Imperatore Caracalla. Un imponente restauro avvenne già nel XII sec., mentre nel XIV sec. vennero eseguite diverse modifiche, delle quali ancora oggi si può scorgere la presenza, come l’arco ogivale a due spioventi con mensole e colonne marmoree, situato sopra ad una porta posta sul lato occidentale della chiesa.

Villa Doria-Pamphili

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 16:23
Villa Doria-Pamphili, o semplicemente villa Doria, è un parco pubblico, anticamente villa nobiliare suburbana, della cittadina di Albano Laziale, in provincia di Roma. Edificata dal Cardinale Fabrizio Paolucci nel XVIII sec., fu acquistata in seguito dalla famiglia Doria, che fece edificare la palazzina su via Appia e curò la sistemazione del vasto parco.

Palazzo Savelli

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 16:19
È un palazzo nobiliare di Albano Laziale, attualmente sede del Comune di Albano Laziale. Costruito nel Medioevo come fortezza lungo la via Appia, nel corso dei secoli si espanse occupando una vastissima superficie, inglobando i ruderi della Porta Pretoria e anche la Chiesa di San Pietro Apostolo, dietro alla quale era annessa la cappella di iuspatronatus della famiglia Savelli.

Chiesa di Santa Maria della Rotonda

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 16:13
Il complesso di S. Maria della Rotonda si trova su di un grazioso ninfeo che mostra uno splendido precedente del più famoso Panteon romano. Fu consacrato nel 1060, anche se si iniziò ad usarlo per le celebrazioni ecclesiastiche già nel IX secolo. L’edificio fu più volte trasformato, prima nel seicento e nell’ottocento e successivamente con un ultimo restauro nel 1938 che riportò l’edificio allo splendore dell’età romana. L’interno è indubbiamente di grande fascino e bellezza, fra le opere di maggior imponenza si può annoverare l’antica icona della Madonna con il Bambino, posta sull’altare centrale, sulla destra dell’altare, all’interno dei catini, vi sono dei suggestivi resti di affreschi, fra i quali il meglio conservato è quello della “storia della vera croce” probabilmente realizzato nel XIV sec. Un altro magnifico affresco si può vedere sull’altare destro, realizzato nel XIII sec. È attribuito al Cavallini e raffigura S. Anna, S. Ambrogio e S. Giovanni. Tutti gli altari della chiesa sono stati ricavati da antichi frammenti architettonici di età severiana

Sepolcro degli Orazi e Curiazi

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 16:04
Sull’alto basamento quadrangolare, realizzato come tutto il monumento in grossi parallelepipedi di peperino, si ergevano quattro tronchi di cono sugli angoli e forse un quinto, più alto, su di una base centrale a tamburo. Il mausoleo fu edificato in età repubblicana, nella prima metà del I sec. a.C. e quindi non può essere riferito ai mitici fratelli Orazi e Curiazi. Alcuni studiosi recentemente ritengono che questo mausoleo costituisca una erudita ricostruzione della tomba di Arunte da parte dell’antica famiglia Arruntia che qui vicino aveva i suoi possedimenti.

Catacombe di San Senatore

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 15:56
Situate sulla Via Appia, all’altezza del XV miglio di distanza da Roma, vennero ricavate all’interno di una precedente cava di pozzolana, tra la fine del III e l’inizio del IV sec. d.C. La fama delle catacombe era dovuta principalmente alla presenza di numerosi santi e martiri, come ricorda il martirologio geronimiano. Nella cripta sono presenti diversi affreschi, fra cui quello raffigurante il Cristo tra gli Sponsores e i martiri Albani (V sec. d.C. inizi VI sec.), quello raffigurante S. Senatore, il titolare delle Catacombe (IV-V sec. d.C) e un affresco di età medioevale rappresentante Cristo Pantocrator tra S. Smaragdo e la Madonna (XI-XII sec. d.C.); infine vi è un altro affresco situato sull’abside della cripta minore. Tutti i reperti archeologici trovati nella cripta sono esposti nel Museo Diocesano di Albano.

La Cattedrale

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 15:50
È sorta sulle rovine della basilica costruita dall’Imperatore Costantino, a sua volta fatta riedificare da papa Leone III (795-815) dopo un devastante incendio. Successivamente subì varie modifiche, dotandosi di un cimitero e di una piccola sacrestia. La modifica maggiore si ebbe nel 1772, quando il Cardinal Fabrizio Paolucci ordinò la costruzione della facciata attuale, ad opera dell’architetto Carlo Buratti. L’aspetto attuale della basilica invece fu ottenuto solamente nel 1913, dopo diversi restauri ed adeguamenti (durati circa cinquant’anni) realizzati con il contributo economico della popolazione Albanense.

Villa di Età Romana ai Cavallacci

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 15:37
Sorta alla fine dell’età repubblicana, la villa visse il suo periodo di massimo splendore in età Tiberiana, continuando ad essere abitata sino al V sec. d.C. La zona scavata è articolata in numerose strutture murarie, pavimenti in mosaico e marmi policromi. Inoltre, fra i numerosi reperti archeologici recuperati negli scavi archeologici, spiccano vari tipi di terrecotte architettoniche con decorazione a stampo e una testa marmorea per la quale si è proposto di riconoscere Tiberio Gemello, oggi esposti nel Museo Civico Albano.

Anfiteatro

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 13:23
Edificato dalle maestranze della Legione II Parthica nei primi anni del III sec. d.C., fu posto oltre il lato Nord Est del loro accampamento (Castra). Di forma ellittica, fu anch’esso realizzato sia scavando nel banco tufaceo, sia realizzando costruzioni in muratura tramite l’uso di diverse tecniche costruttive. Nel Medioevo fu trasformato in una cava di materiale edilizio e in parte adibito a cimitero cristiano. In questo periodo vennero edificati due oratori, uno ricavato nel III fornice e un altro scavato nel banco di tufo, nel settore occidentale della cavea.

Cisternoni di Albano Laziale

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 13:11
La cisterna venne verosimilmente costruita all’epoca di Domiziano per garantire il rifornimento idrico ai vari corpi di fabbrica distribuiti nel territorio e ricadenti nella proprietà imperiale. Nel III sec. d.C., con la costruzione dei Castra Albana, aumentando con nuovi condotti di alimentazione la sua portata d’acqua, contribuì anche al loro approvvigionamento idrico. Venne costruita in parte scavando direttamente il banco tufaceo e in parte in muratura; è divisa in cinque navate parallele, coperte da volte a botte e suddivise da pareti nelle quali si aprono 8 ampi passaggi arcuati, che creano trentasei “pilastri”; fondo e pareti sono rivestite da uno spesso strato di cocciopesto, un intonaco impermeabile.